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JPY - Yen giapponese
L’importanza dello yen giapponese
Lo yen giapponese (JPY) è la valuta ufficiale del Giappone, nonché la terza più scambiata al mondo. Viene considerato un punto di ingresso per tutte le operazioni effettuate con l’Asia, dato che la valuta cinese ha ancora problemi di flessibilità. Non solo: il suo standing di quarta valuta di riserva più popolare dopo dollaro statunitense, euro e sterlina gli attribuisce ancora più importanza. Una delle caratteristiche più importanti dello JPY è la politica di zero interessi, che lo ha reso una delle principali valute di finanziamento su scala globale. La potenziale incertezza dei mercati, o la possibilità che si verifichi un crollo improvviso, possono portare lo JPY su un livello superiore. Questo fattore non va dimenticato: lo JPY può mostrare la tolleranza al rischio dei mercati.
Presentazione: lo yen giapponese
Nel XIX secolo, il Giappone diede inizio a una nuova era, adottando una politica di modernizzazione. Nel quadro di tale politica venne creata anche una nuova valuta, nota come Yen. Nel 1871, il governo di Meji decise di introdurre un’unità di scambio comune tarata sul modello del sistema monetario decimale europeo, E nel 1882 venne creata la Bank of Japan, che ebbe il controllo dell’offerta di moneta. Per mantenere l’economia del paese nipponico dopo la Seconda Guerra Mondiale, la valuta dovette perdere gran parte del proprio valore. Nel periodo storico che va dal 1985 al 1988, il JPY vide scendere il tasso di cambio con il dollaro statunitense da 249 JPY/USD a 128 JPY/USD, e il PIN del paese aumentò notevolmente. Il valore dello yen iniziò poi a diminuire fino al 2018, quando la CNBC stimò che il JPY fosse una delle valute più performanti al mondo.
Freq. utilizzata: 1.000 ¥, 5.000 ¥, 10.000 ¥ Utilizzati di rado: 2.000 ¥
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